Da Reuters di questa mattina:
"(*) UNICREDIT - I requisiti per la determinazione delle banche di interesse sistemico (Sifi) saranno pronti definitivamente per l'autunno e solo allora UniCredit farà le sue valutazioni sull'eventuale necessità di un aumento di capitale. Lo ha ribadito il presidente Dieter Rampl".
Non è evidente a tutti che Unicredit abbia bisogno di un aumento di capitale. Da questo blog più volte abbiamo detto che, in linea con l'evidenza prodotta anche da analisi pubbliche e private, l'intero sistema bancario italiano è sottocapitalizzato, e che continua ad esserlo anche dopo i recenti aumenti di capitale di alcune banche.
Il presidente del primo gruppo bancario italiano, uno dei due italiani (l'altro è Intesa-SanPaolo) che la Banca dei Regolamenti Internazionali, la BCE e tutti gli altri organismi internazionali di regolamentazione definiscono da anni di rilevanza sistemica, dice di dover aspettare l'autunno per sapere se effettivamente la sua banca è di interesse sistemico, e soprattutto ha davvero bisogno di ricapitalizzarsi.
Il titolo Unicredit negli ultimi sei mesi ha perso circa il 14% e oggi vale 1.49 euro, meno di un quarto rispetto ai 6.42 euro di quattro anni fa.
Gli investitori sembrano avere idee molto più chiare di quelle di Rampl.
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