26 giugno 2013

Zero zero zero

I mercati azionari oggi sono euforici (FTSE MIB +2%). La ragione? Cattivi risultati sul PIL USA e su altri indicatori congiunturali, che rendono leggermente meno probabile che la Fed riduca a medio termine le aggressive ondate di acquisto dei titoli del Tesoro americano...

La dipendenza delle valutazioni dei mercati dalla probabilità di continuare a godere di funding liquidity illimitata ricorda quella dei tossicodipendenti più disperati dai loro pusher. In entrambi casi una condizione di estrema vulnerabilità a esplosioni di volatilità, in entrambi i casi la certezza che in assenza di una rottura netta del feedback loop non può che finire male, come si è cominciato a vedere nelle settimane scorse sui mercati emergenti e quelli dei bonds. An accident waiting to happen, non è difficile ipotizzare che gradualmente o a causa di qualche elemento improvvisamente scatenante, i mercati torneranno comunque ad evidenziare correlazioni molto alte e a riconciliarsi con la realtà dei cashflows.

Se alla maggioranza degli economisti manca il coraggio o la cultura per suonare il campanello di allarme, che almeno gli investitori non si facciano trovare impreparati di fronte a questa complessa ma succosa opportunità di trading...




Nessun commento:

Posta un commento