21 dicembre 2011

Il senso vero della LTRO

Questa mattina la Banca Centrale Europea ha condotto una speciale operazione di rifinanziamento a lungo termine degli istituti di credito (Long Term Refinancing Operation). La Banca ha assegnato 489 miliardi di euro in prestiti a tre anni, significativamente di più di quanto atteso (293 miliardi) alla vigilia di questa agognata operazione.

I media, soprattutto i quotidiani non finanziari, hanno immediatamente brindato al successo dell'operazione, in molti casi sottolineando che il suo successo quantitativo è un'ottima notizia, perchè evidenzierebbe una forte disponibilità delle banche a sfruttare l'accesso agevolato a tale liquidità per acquistare titoli di stato dell'area euro e quindi alleviare i noti problemi di rifinanziamento degli Stati.

In realtà, non sembra che le banche europee muoiano davvero dalla voglia di indebitarsi ulteriormente, sebbene a tassi di favore, per imbottirsi ancora di titoli periferici del debito sovrano. L'appetito per i fondi della BCE è probabilmente solo un sintomo della cronica carenza di raccolta di cui le banche soffrono ormai da mesi.

In effetti, i mercati potrebbero ignorare gli strombazzanti e superficiali titoli di alcuni giornali, anche perchè le quotazioni azionarie avevano già ieri anticipato al rialzo l'operazione. E infatti i mercati azionari, dopo qualche effervescenza iniziale, sembrano già ripiegare verso livelli molto modesti di guadagno, e lo spread BTP-Bund è addirittura in sostenuto rialzo rispetto a ieri a 490 basis points. Il calo dello spread registrato ieri potrebbe essere stato l'effetto di acquisti preventivi straordinari di titoli da parte delle banche al fine di impiegarli come collaterale nella LTRO di oggi.

D'altro canto, mercati al rialzo proprio nel giorno in cui l'ISTAT certifica che il PIL italiano è sceso già nel terzo trimestre e che se miracolosamente (e incredibilmente) non ci fosse un dato negativo per il quarto trimestre la crescita per l'anno si collocherebbe allo 0.5% (al di sotto del livello coerente con il pareggio di bilancio al 2013), sarebbero davvero schizofrenici...

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