11 gennaio 2012

Parole, parole, parole...


Qualcuno dovrebbe dire a Mario Draghi che guidare senza cintura e parlando al cellulare non è solo illegale, è anche pericoloso.

Approfittatene anche per informarlo di un'altra cosa.

"Non c'è dubbio che la massiccia iniezione di liquidità a tre anni [della BCE] sia complessivamente un fatto positivo". Tuttavia, "i finanziamenti bancari [alle imprese] resteranno limitati, e le nostre previsioni sono per una continua decelerazione per tutto il 2012. L'enorme iniezione di liquidità servirà solo a ammorbidire questa tendenza discendente."

Questi sono più o meno i termini in cui abbiamo giudicato l'impatto sul credito alle imprese dell'LTRO della BCE tenutasi a dicembre. Ma quelle sopra non sono nostre parole, nè di qualche altro inguaribile castigabanche italiane. Sono le affermazioni, contenute in un articolo del Wall Street Journal di oggi, di Marco Valli, chief euro-zone economist di Unicredit.

Questa è una conferma, diciamo autorevole, che la LTRO (secondo la fanfara ottimista dell'epoca, un bazooka) non è servita a incidere significativamente sull'incipiente credit crunch, nè sulle tensioni nel mercato dei titoli di stato a medio e lungo termine.  

Più che un bazooka, un'auspicio...

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