27 giugno 2012

Troppo costoso, conviene?

Oggi l'Italia ha tenuto un'importante asta di titoli di stato nella quale il Tesoro ha venduto 9 miliardi di euro di attività con una scadenza di sei mesi. 

Il collocamento è costato al nostro Paese un rendimento del 2.957%, più di quanto costa oggi al Tesoro USA prendere a prestito a 30 anni (2.70%). Inoltre, il rendimento medio è stato il più alto dal dicembre 2011, quando il BTP decennale aveva superato il 7%, e ben maggiore del 2.104% che prevalse all'asta analoga del 29 maggio, meno di un mese fa.

5 commenti:

  1. conviene?

    Che i tassi tedeschi, inglesi o americani siano così bassi è dovuto al fatto che o stampano moneta o tutti vanno li e vendono italia, spagna ecc.. in generale mi sembra siano "artificialmente bassi".

    1-Detto ciò, se si crede nel break-up, i governi usa e uk (e forse tedesco) dovrebbero offrire rendimenti zero (e su alcune scadenze ci siamo) dato che proteggeranno i risparmi.

    2- se non si crede nella rottura dell'eurozona e uno è contento di dare i propri soldi per 10 anni ai tedeschi all'1,5%... contento lui...
    A mio avviso si ritroverà con rendimenti negativi causa inflazione superiore.

    Per tornare alla domanda. Sul finire dello scorso anno pagammo l'8% sui ctz...se c'è bisogno di approvvigionarsi non c'è altro modo che alzare il tasso fino a che la domanda non incontra l'offerta...

    Secondo me la domanda a cui rispondere più corretta è:
    "considerando che l'inflazione è al 3% e il tasso sul semestrale è al 3%, conviene a questi tassi prestare i soldi all'italia?"
    "se riportassimo con vari meccanismi i tassi sul decennale diciamo al 4,5%, presteresti i soldi per 10 anni all'italia con un rendimento depurato dall'inflazione diciamo del 2%?"

    io personalmente non chiederei meno del 4/5% netto per prestare i soldi a un paese così indebitato, con problemi strutturali radicati, che non cresce da 20 anni e con dei clown al posto dei politici. Cioè ai tassi attuali (6% sul decennale) ok, a livelli inferiori mi sembra un azzardo.

    Poi dato che la minaccia di brek up non è credibile e non è conveniente per nessuno, ridurranno i tassi, ma con strumenti che aggirano il mercato

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    1. La domanda nel titolo non è rivolta ai risparmiatori/investitori, ma al Tesoro/Governo...

      Conviene indebitarsi a sei mesi a questi tassi o procedere celermente a tagli di spesa e dismissioni, che spesso avrebbero addirittura un ritorno positivo a medio termine?

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    2. Per il governo, ovviamente, sarebbe quella di tagliare la spesa. chi può essere contrario ad una riduzione della spesa?... a una sua chiamiamola "revisione"?

      Ma perchè non lo fanno? o fanno così fatica? sono tutti scemi? tutti incapaci? pure questi?...


      mah..credo di no. tagliare la spesa (celermente e incisivamente) significa due cose:
      1- ridurre il pil
      2- lasciare a casa e persone

      ridurre la spesa senza impattare sul pil o senza ridurre gli organici della PA è pura utopia, oppure una finta. Si dice che si fa, si fa qualcosa, si accentra qualche acquisto, ma non cambia nulla.

      Quale governo dice ai suoi cittadini: ragazzi, per ora è andata, ma adesso la pacchia è finita. Domani chiudiamo province e comunità montane. riduciamo del 30% il personale nei ministeri e nella pa. Se le municipalizzate non vanno, falliscono e affari loro... ecc..

      in un momento come questo si creerebbero tensioni sociali enormi, i giornali attaccherebbero il poveretto di turno e i sindacati a ruota a difendere i poveri statali (inefficienti e conniventi con la politica ladra) che vengono lasciati a casa non per loro demeriti o per errori del Paese ma per colpa delle banche, della trilaterale e della merkel

      se si ragione nel MEDIO o LUNGO termine ovvio che con dismissioni e tagli saarebbe megli...ma qui non c'è ne medio ne lungo, solo BREVE. Quindi dato che non puoi tagliare 70/100 mld di spesa pubblica, paghi tassi più alti...

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    3. No, ci sono molte aree della spesa che si possono ridurre anche nel breve, proprio perchè siamo in un'economia... di guerra. Non si procede semplicemente perchè protette da caste e lobbies pccole e grandi e da inconfessabili conflitti di interesse (anche in questo governo e soprattutto in parlamento).

      Io non riesco a vedere tutte queste colpe nella Germania. Ha i conti (quasi) a posto, hanno tirato la cinghia per anni, lavorano sodo e guardano al futuro. Attribuire loro responsabilità particolari semplicemente perchè adesso sono riluttanti a centralizzare liabilities esplicite e implicite con gente come noi è francamente troppo.

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  2. Non sono neanche io contro la Germania. Forse non ho espresso bene il mio pensiero, ma non credo di aver scritto che la Germania ha colpe...anzi.... è grazie alla germania e ai mercati se non abbiamo più il clown al governo e se (forse) riusciamo a breve a pareggiare il bilancio.

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