20 settembre 2012

No, non è la BCE...

Nuovo segnale di recessione per l'economia dell'eurozona. I dati relativi al PMI composite diffusi questa mattina confermano e in qualche caso aggravano (v. la situazione della Francia in particolare) un quadro macroeconomico in forte deterioramento corrente e prospettico.

Come chiarisce bene il grafico in basso (click per ingrandire), l'andamento del PMI composite è un indicatore anticipatore abbastanza affidabile per i successivi movimenti del PIL. E per l'area dell'euro non è soltanto ben al di sotto della soglia di 50 che segnala una contrazione del livello di attività economica, ma in continuo peggioramento da diversi mesi.


Il rallentamento in corso appare tutt'altro che congiunturale: ci sono importanti fattori strutturali - dal settore creditizio, al debito pubblico, alla competitività - che motivano direzione e persistenza di questi movimenti. E che la politica monetaria, per quanto sagacemente aggressiva, non può curare... 

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